Communications and Media

Cambia il mondo dei media. Reinventarsi per crescere

2 giugno 2023 5-minuti di lettura

REPORT DI RICERCA

In breve

Con l'attenzione del pubblico sempre più frammentata, gli attuali modelli di business ora vengono sovvertiti.
I consumatori oggi premono per un panorama media reimmaginato.
Le aziende meglio posizionate per crescere saranno quelle che sapranno consolidare le consumer experience e centrare gli economics del valore.
Questo report esamina gli insight raccolti da 6.000 consumatori per aiutare il management M&E a fare luce sui driver per la reinvenzione del settore.

Il cambiamento è appena iniziato

Per i media tradizionali, la migrazione allo streaming è stata un'evoluzione sofferta ma necessaria. Più che capolinea, è solo l’inizio di un lungo percorso, perché lo streaming non ha generato i risultati attesi dal business. Ciò che si profilava come ancora di salvezza per tenere a galla i media tradizionali ora sembra rappresentare un peso.

Nel momento stesso in cui le aziende M&E hanno effettuato forti investimenti per adeguarsi allo streaming, i costi dei contenuti sono saliti vertiginosamente ma non si è materializzato il corrispondente aumento dei ricavi derivati dagli abbonamenti.

In più, si è intensificata la concorrenza da parte dei danarosi player tecnologici, i più grandi dei quali sono forti del fatturato generato da altri loro prodotti e servizi in grado di fidelizzare i consumatori. Valutati in borsa complessivamente per oltre 1.000 miliardi di dollari, schiacciano la concorrenza delle aziende M&E tradizionali. Anche senza guadagnare direttamente dal segmento video, i player tecnologici generano utili grazie al maggiore engagement ottenuto con altri prodotti e servizi che fanno leva sul video. Non sorprende, quindi, che, quest'ultime, si apprestino a penetrare meglio tutti i settori dell’intrattenimento.

I servizi di streaming standalone si scontrano con la realtà dei fatti: il consumatore non è disposto a pagare oltre un certo limite, né vuole gestire troppe complessità e opzioni.

La rinascita dell’aggregazione sotto forma di nuovi ecosistemi di intrattenimento indica la strada da seguire. Tali ecosistemi stanno cambiando la base della competizione, che dai contenuti passa al fatturato, e se le aziende vorranno farne parte, dovranno adattarsi rapidamente.

E la prima cosa da fare è forse la più importante: ascoltare i consumatori. Nel secondo Global Entertainment Study condotto da Accenture su 6.000 consumatori in 10 Paesi, abbiamo colto alcuni segnali molto forti che i player media non possono ignorare.

Reinventarsi per crescere - Infografica Italia

Scopri i temi di maggiore interesse ai consumatori italiani, che chiedono semplicità, personalizzazione e mix ottimale di contenuti.

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Il loro tempo, il vostro denaro: semplificare e velocizzare

Innanzittutto, i consumatori in italia chiedono offerte più semplici. Non vogliono impiegare troppo tempo a cercare contenuti o a navigare tra schermate e app per trovare ciò che desiderano. Cercare qualcosa da guardare risulta frustrante per 2 consumatori italiani su 3 (70%), in aumento rispetto all’anno scorso.

Un quarto dei consumatori in Italia (27%) dichiara di impiegare più di 10 minuti a fare una scelta. E poco meno della metà (40%) si sente sopraffatto dal numero di servizi di streaming oggi disponibili.

Per ovviare a ciò, chiedono maggiore semplicità (un unico percorso per accedere ai contenuti) e controllo (poter condividere i propri dati con chi si vuole). Più di 4 su 5 (86%) sarebbero interessati ad un unico servizio in grado di raccogliere e condividere i loro dati e preferenze sui contenuti in modo sicuro.

2 SU 3

consumatori italiani descrivono come frustrante la ricerca per qualcosa da guardare.

1 SU 4

dichiara di impiegare più di 10 minuti per fare una scelta.

Quali opzioni ho?

L'altra questione sensibile riguarda il valore: nella percezione dei consumatori, ciò che ricevono non corrisponde a ciò che pagano.

Con i portafogli già sotto pressione a causa dell’inflazione e dell’instabilità economica, è facile che tra le prime voci di spesa discrezionale ad essere tagliata sia proprio quella per i servizi di streaming. Difatti, il 41% dei consumatori italiani prevede di ridurre la spesa per i servizi SVOD, mentre solo l'11% pensa di aumentarla.

I consumatori sembrano anche essersi allontanati dalle offerte di tipo 'tutto compreso', optando invece per scelte più mirate, che permettano loro di accedere ai contenuti che vogliono, quando lo desiderano. Ciò spiegherebbe perché nell'ultimo anno i consumatori hanno aumentato la fruizione di servizi pay-per-view e transazionali rispetto agli abbonamenti tradizionali.

41%

dei consumatori italiani dichiara che intende diminuire la spesa per i servizi SVOD.

11%

dei consumatori prevede un aumento della spesa.

Avete la mia attenzione?

Oltre a porre dei limiti su quali contenuti pagare e in che modo farlo, i consumatori sembrano anche intenzionati a razionare la loro attenzione, una risorsa scarsa sulla quale la competizione si sta sempre più intensificando. I tradizionali film e serie TV sono ora in diretta competizione con alternative di intrattenimento quali social video (es. TikTok), fitness e gaming.

I consumatori oggi dedicano sempre più tempo a video social, videogiochi e ad allenamenti online piuttosto che ai video tradizionali. Quasi la metà (41%) dei consumatori intervistati in Italia quest’anno trascorre più tempo su piattaforme di video social come TikTok.

I video tradizionali sono spesso solo il punto di partenza da cui i consumatori desiderano esplorare nuovi contenenuti, i quali vorrebbero avere accesso diretto ad altri contenuti di loro interesse e correlati ai social media (42%), o generati da altri utenti (32%). E vorrebbero poter comodamente accedere a questi contenuti direttamente tramite l'app che hanno utilizzato per guardare i video.

41%

dei consumatori ora trascorre più tempo su piattaforme di social video come TikTok.

Tutto insieme: ruoli emergenti nell’era dell’aggregazione

Nel loro insieme, tutti questi cambiamenti negli atteggiamenti e nelle preferenze dei consumatori indicano la necessità di costruire una nuova piattaforma di intrattenimento - supportata da un ecosistema diversificato e ampio di opportunità di coinvolgimento che soddisfi le esigenze dei consumatori di semplicità, personalizzazione e il giusto mix di contenuti e servizi - il tutto con tariffe e modalità di pagamento più flessibili.

L’86% dei consumatori italiani dichiara, infatti, che sarebbe interessato ad avere un’unica app che fornisca loro su un'unica piattaforma tutti i servizi di cui hanno bisogno, e il 37% sarebbe disposto a pagarla. La maggior parte di loro vorrebbe anche poter accedere ad altri servizi direttamente dalla home page dello streaming: l'80% per ascoltare musica; il 74% per navigare nel web; il 69% per l’e-commerce; e il 62% per comunicare con parenti e amici.

Piattaforme di questo tipo possono garantire per le aziende M&E maggiore stabilità nel fatturato e, per i consumatori, esperienze più coerenti e personalizzate. Ma una volta disponibili tali piattaforme, quali saranno i ruoli all'interno del settore? Nel nostro rapporto esaminiamo tre possibili ruoli di aggregazione per la reinvenzione dei media assieme alle strategie di business, nuove e innovative opportunità di monetizzazione, e i KPI di redditività che ne sono i pilastri.