Verso la sicurezza informatica dei sistemi finanziari
Cosa chiede la normativa
1
Coinvolgere direttamente l’organo di gestione nel processo di valutazione del rischio ICT e prevedere l’esplicita valutazione e il controllo dei rischi residui.
2
Prevedere investimenti specifici dedicati alla sicurezza.
3
Implementare e documentare l’esecuzione dei programmi di security awareness.
1
Aggiornare il framework di gestione del rischio ICT, prevendendone l’integrazione con un piano di Business Continuity e Disaster Recovery.
2
Evolvere il piano di Business Continuity e Disaster Recovery verso un piano di Operational Resilience considerando gli scenari di attacchi cyber e le relative contromisure.
1
Predisporre report costantemente aggiornati sugli incidenti in essere, prevedendo di informare i clienti sugli eventuali impatti qualora li coinvolgessero.
2
Definire o modificare i processi di segnalazione degli incidenti attualmente implementati, in aderenza alle nuove linee guida.
1
Prevedere il coinvolgimento di Terze Parti qualificate nella conduzione di attività di red-teaming in accordo al framework TIBER-EU.
2
Richiedere esplicitamente l’utilizzo di personale avente le qualifiche richieste per l’esecuzione dei test.
1
Prevedere processi continuativi di definizione e revisione delle misure di sicurezza contrattuali e tecniche relative alle terze parti in funzione dei livelli di servizio erogati.
1
Definire il protocollo di scambio e condivisione delle informazioni con altri operatori finanziari in merito a minacce relative alla sicurezza, anche avvalendosi del supporto delle strutture dei sistema nazionali.